La voce di Leopardi
È possibile far risuonare la voce di Leopardi attraverso gli scritti e le riflessioni che altri autori hanno composto su di lui? È ciò che Nicola Bonazzi, regista e docente di letteratura italiana all’Università di Bologna, tenta di scoprire insieme all'attore Oscar De Summa, mettendo in scena una serie di letture che mettono al centro la figura del grande scrittore di Recanati, interpretando le parole di alcuni personaggi illustri, Benedetto Croce e Nietzsche tra gli altri.
Un percorso atipico, coinvolgente ed ironico porterà gli spettatori a una particolare ricostruzione della fortuna critica leopardiana, così come è stata fissata nell’immaginario di alcuni autori fondamentali della cultura nazionale ed internazionale.
Con Oscar De Summa. Conduce Nicola Bonazzi.
E' possibile partecipare all'evento prenotando su cubounipol.it.
Precede la serata
LEOPARDI IN DIGITALE dalle ore 15:00 alle ore 19:00
Tra i massimi scrittori e poeti della letteratura italiana di tutti i tempi, Giacomo Leopardi rappresenta uno dei pilastri della tradizione e formazione scolastica nostrana. La giornata di studi, rivolta agli insegnanti delle scuole secondarie, offre l'occasione per presentare il poeta di Recanati attraverso molteplici punti di vista, innovativi e necessari, mirati all'acquisizione di nuove consapevolezze e di scambi di esigenze tra i docenti e le linee di ricerca accademiche.
Il corso di formazione comincia con una LECTIO MAGISTRALIS della Prof.ssa Niva Lorenzini, si prosegue, poi, con una lezione della Prof.ssa Laura Melosi ed un intervento della Prof.ssa Francesca Tomasi. Segue la presentazione dei singoli progetti digitali secondo il criterio: leggere, ascoltare, visualizzare, vedere, commentare, dibattere. Gli interventi prevedono un metodo di tipo laboratoriale, proponendo attività didattiche a partire dagli strumenti presentati.
Il corso si rivolge a professori di ruolo e attesta 4 ore di formazione, previa iscrizione mediante il portale S.O.F.I.A.
Il corso fa parte del progetto PRIN 2020 Leopardi e l’Antico.
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