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La lunga estate di DumBO Summertime tra musica, cultura, sport e rigenerazione urbana

Bologna Estate racconta #8 - Intervista a Andrea Giotti

Nel distretto urbano di via Casarini 19, musica dal vivo, dj set, arte, market, festival, corsi, laboratori, teatro per bambini e street food, ma anche diverse novità.

La rassegna, curata da Open Event, è in programma fino a ottobre tutti i giorni a partire dalle ore 19, a eccezione del lunedì e del periodo di chiusura dal 22 luglio al 25 agosto, con un calendario ricco di proposte per tutte le età, nato da una programmazione condivisa tra realtà diverse del territorio cittadino.

 

Nato nel 2019, DumBO è lo spazio di rigenerazione urbana temporanea che ha messo a disposizione della città – dopo anni di disuso – i quasi 40.000 metri quadrati dell’ex scalo merci Ravone, di proprietà di FS Sistemi Urbani. La gestione è affidata a Open Event, una società formata dall’agenzia di eventi e comunicazione Eventeria e dalla cooperativa sociale Open Group, aggiudicataria di una gara indetta da FS Sistemi Urbani per la concessione temporanea degli spazi. Capannoni e aree aperte sono stati così recuperati e destinati a cultura, arte, sociale, lavoro, musica e sport per attività trasversali e sempre diverse, in stretta relazione con il territorio. L’area comprende 10 fabbricati con una superficie complessiva di oltre 18mila metri quadrati, più 20mila metri quadrati scoperti. All’interno di DumBO si colloca anche “Bologna Attiva – Officina metropolitana per il lavoro, il mutualismo e l’economia collaborativa”, un progetto di rigenerazione umana, urbana e sociale promosso dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana in partnership con il Comune di Bologna, l’Università di Bologna e Open Event.

 

Negli spazi di DumBO vengono organizzati oppure ospitati concerti, mostre, fiere, eventi aziendali, corsi, laboratori per bambini o per persone con disabilità, appuntamenti sportivi, convegni, mercatini di abbigliamento vintage e festival musicali. Quest’anno, DumBO si è aggiudicato il premio nazionale “Amministrazione, cittadini, imprese” di Italiadecide, associazione di ricerca per la qualità delle politiche pubbliche, come buon esempio di collaborazione tra soggetti pubblici e privati finalizzato al recupero e alla cura di beni comuni.

 

Abbiamo raggiunto Andrea Giotti, amministratore delegato di Open Event, per farci raccontare qualcosa di più su Summertime.

 

DumBO Summertime prevede un ricco calendario di appuntamenti e diverse novità, tra cui una nuova location, lo spazio Temporanea, che prosegue gli interventi di rigenerazione urbana dell’ex scalo merci Ravone. A cosa è dedicata?

 

Temporanea è il nuovo spazio che affianca per Summertime la piazza di DumBO, il Binario Centrale, l’Officina e la Baia. È l’ultimo degli edifici del distretto che abbiamo rigenerato e riaperto al pubblico attraverso il recupero del piano inferiore, che è interamente porticato e quindi è perfetto per le serate estive. La partecipazione che abbiamo registrato in questo primo periodo di programmazione ci sta dimostrando l’apprezzamento da parte del nostro pubblico, che rimane letteralmente affascinato dal contesto post-industriale circondato dai murales artistici frutto dell’ultima edizione di Urbana, il progetto-festival dedicato alla street art che ha cambiato il volto del distretto.

 

A Temporanea proponete anche diversi format musicali. Perché questa scelta e quali i prossimi appuntamenti in programma?

 

Con il direttore artistico Marco Ligurgo abbiamo studiato una programmazione che fa della trasversalità e dell’inclusività i suoi perni fondamentali, per cercare di soddisfare i gusti del pubblico a 360 gradi, dalla musica italiana all’elettronica, pensando anche a fasce di età diverse. Tra i prossimi appuntamenti prima della pausa di agosto, il 14 luglio ci sarà la serata di Flexin, con dj set di musica urban e trap, mentre il 15 luglio il dj set di Shubostar in collaborazione con Robot Festival. 

 

Oltre a Temporanea è stato aperto anche l’Urban Beach, con tanto di lettini, ombrelloni e un campo da beach volley. Una vera e propria spiaggia quindi. Cosa si può fare?

 

Questa è l’altra novità dell’estate di DumBO. L’Urban Beach si trova nel dehor dell’Officina, il bistrot che è nato negli spazi di quella che una volta era la falegnameria del ex-scalo ferroviario del Ravone. Anche all’Urban Beach, dal martedì al giovedì a partire dalle ore 19, c’è una programmazione molto varia, che prevede dj set, stand-up comedy e concerti dal vivo, dal cantautorato al funk e il jazz. Oltre alla consueta proposta di drink e food dell’Officina Bistrot, quest’anno è possibile gustare gli ottimi piatti caldi di “Giusto Lab”, gestito da Le Vie dei Briganti, che è partner del progetto.

 

La Baia continua invece ad ospitare concerti. Come è stato costruito il cartellone e quali nomi ci aspettano?

 

Abbiamo già avuto tantissimi ospiti in questi mesi, sempre con l’obiettivo di creare una bella amalgama di generi e offrire una visione ampia sulla scena musicale di oggi. Solo per fare qualche nome, hanno suonato in Baia Flaminio Maphia ed Elemento Umano, Savana Funk, gli Omini, Meg, gli Slavi – Bravissime Persone, Massimo Zamboni e gli Shazami, il progetto indie di Federico Russo e Francesco Mandelli. E poi Johnson Righeira con gli Honolulu e il Servillo Trio per un omaggio a Lucio Dalla. Il 14 luglio avremo la band gypsy-mexican Los Kamer, mentre il 15 luglio suoneranno uno dei più interessanti gruppi indie di oggi, gli inglesi Black Country, New Road: questo è l’ultimo appuntamento del festival Nova organizzato insieme a Covo, Estragon, Tpo e Robot, che quest’anno ha portato a DumBO anche Seun Kuti & Egypt80 e i C’mon Tigre. Il 21 luglio, infine, a chiusura della prima parte di programmazione di Summertime, direttamente da Cuba arriva a DumBO Cami Layè Okùn, dj e collezionista musicale ispirata dalla fusione dei suoni tra l’Africa e l’America Latina. 

 

Summertime andrà avanti fino a ottobre: qualche anticipazione?

 

Stiamo chiudendo il programma, per cui invito a seguirci su Facebook e Instagram per rimanere sempre aggiornati. Posso però anticipare che il 16 settembre salirà sul palco della Baia Tonino Carotone e che dal 19 settembre al 2 ottobre negli spazi di DumBO torna alla sua terza edizione del festival internazionale di fotografia Ph Museum. Dall’11 al 14 ottobre ci sarà invece la 14esima edizione del Robot Festival, per cui sono attesi artisti da tutto il mondo, chiamati a rappresentare al meglio le diversità che caratterizzano la musica e l’arte del presente. Dal 28 ottobre al 1° novembre, infine, terza edizione del festival di cultura messicana Viva la Vida: in occasione del Dias de Muertos si celebrerà la tradizione messicana di origine precolombiana in ricordo dei defunti, con un spettacolare inno all’amore per la vita.

 

Una programmazione condivisa tra diverse realtà del territorio. Qual è la visione che vi accomuna?

 

Abbiamo sempre voluto che DumBO fosse un luogo aperto alla città e alle diverse realtà artistiche, culturali e sociali che la animano. Nel tempo abbiamo creato una rete di partner, con cui costruiamo progetti ed eventi. Quello che ci contraddistingue è la voglia di collaborare, di fare insieme, di unire le competenze, di andare oltre gli steccati. Vogliamo che DumBO sia sempre più un luogo simbolo della vita sociale e artistica di Bologna.

Anche per questo, per il terzo anno consecutivo, abbiamo chiamato a raccolta associazioni, artigiani, artisti, startup, imprese culturali e anche gruppi informali del territorio, mettendo gratuitamente a disposizione gli spazi all’aperto del distretto per realizzare laboratori e progetti educativi, didattici, sociali, artistici e creativi, sportivi, artigianali, produttivi, commerciali e per la cura del verde. Abbiamo aperto una call to action e chiunque sia interessato, voglia avere informazioni o fare richiesta, può scriverci.

 

Summertime è una rassegna per tutti e per tutte le età, trasversale alle generazioni e varia nelle proposte. Perché questa scelta?

 

Perché crediamo nella forza della contaminazione e dello scambio. Così cerchiamo di mettere insieme non solo linguaggi espressivi diversi – musica, arte, teatro – ma anche generazioni diverse. È dallo scambio che si crea ricchezza. 

 

Come integrate lo sport all’interno di una programmazione principalmente culturale?

 

​​Lo sport è parte integrante di DumBO fin dall’inizio. DumBO, da qualche anno, è la casa di Eden Park Bologna, che organizza corsi per tutte le attività di urban sport e non solo, dal parkour allo yoga, dallo slackline al trapezio, fino ai tessuti aerei. Inoltre, da 2 anni, DumBO si è dotato di un playground perfetto per i 3 vs 3 di basket: un campo che è anche un’opera d’arte grazie al magnifico lavoro fatto con rulli, pennelli e vernici dalla Truly Design Crew, in collaborazione con Not in my house. A DumBO ospitiamo anche i ragazzi del gruppo Tennis urbano Quarto Porto, che viene qui da noi per giocare a touch tennis. Ogni martedì mattina si può invece praticare all’aperto hatha yoga, mentre le sere di lunedì, martedì e mercoledì c’è il corso di balli latini della scuola Team Cuba.

 

L’altra novità è una maggior attenzione all’ambiente grazie alle azioni realizzate in sinergia con il progetto europeo “DumBO Green District” di Open Event. Quale la strategia verde che avete messo in campo?

 

Sì, da quest’anno DumBO è ancora più verde. Oltre al limitato ricorso alla stampa, alla dematerializzazione di menù nei punti bar, agli allestimenti realizzati attraverso il riciclo e all’uso di materiali biodegradabili e di prodotti vegetariani a Km0, da quest’estate viene applicato un sistema di scontistica per incentivare il pubblico a usare il bike sharing di RideMovi per raggiungere il nostro distretto. Abbiamo inoltre installato delle colonnine d’acqua potabile dove poter ricaricare le borracce e posizioneremo un distributore anche al Binario Centrale. A brevissimo, nei bar e nelle food court sostituiremo i bicchieri in plastica riciclata con bicchieri riutilizzabili dietro cauzione, continuando ad avere la massima cura nella differenziazione dei rifiuti. Inoltre, in collaborazione con Blocco Comune QP, sarà aperto un laboratorio di riparazione di biciclette e per il riutilizzo di materiali di scarto per la creazione di nuovi oggetti, arredi, installazioni. Attraverso il progetto “DumBO Green District” vogliamo sviluppare una vera e propria strategia verde utile non solo per DumBO, ma per tutti i grandi distretti musicali e culturali. Per questo abbiamo programmato una serie di incontri, i “DumBO Green Talks”, in cui abbiamo messo a confronto le esperienze di altri operatori del settore, di policy maker, di referenti istituzionali e del mondo imprenditoriale. Inoltre, a maggio, siamo stati tra gli organizzatori di SustainaBol, una rassegna dedicata alla sostenibilità in cui abbiamo messo a confronto le best practice di istituzioni, aziende e Terzo settore per il raggiungimento dei 17 SDGs, i Sustainable Development Goals 2030 delle Nazioni Unite.

 

Qual è stato il percorso per arrivare ad oggi e cosa vedete domani?

 

È stato un percorso faticoso, ma entusiasmante. Basti pensare che siamo entrati a DumBO nel 2019 e pochi mesi dopo ci siamo dovuti fermare per la pandemia, mettendo in standby tutto quello che avevamo in mente. Ma siamo ripartiti e se prendiamo un attimo fiato per guardare indietro, quasi non crediamo a quello che è successo a DumBO. L’anno scorso, giusto per dare qualche numero, abbiamo avuto oltre 200mila presenze agli eventi organizzati oppure ospitati nel distretto. Ma DumBO è anche dialogo, innovazione, partecipazione, lavoro, come abbiamo provato a sintetizzare nella nostra campagna che in molti hanno visto per le strade di Bologna. Qui lavorano fianco a fianco 30 tra studi creativi e laboratori artistici, associazioni e cooperative, imprese e start up, e sono oltre 170 le imprese e le associazioni che collaborano con il distretto a vario titolo. Siamo uno spazio aperto alla condivisione e alla contaminazione, che incoraggia il dialogo e le diversità, e così vogliamo continuare a essere.

 

Silvia Santachiara. per Bologna Estate