copertina di Il maestro che promise il mare
3 settembre 2025, 21:30
  • @ Arena Puccini - Parco DLF

Il maestro che promise il mare

(El Mestre Que Va Prometre El Mar, Spagna-Francia/2024) di Patricia Font (105')

Il maestro che promise il mare

(El Mestre Que Va Prometre El Mar, Spagna-Francia/2024) di Patricia Font (105')

Antoni Benaiges è un maestro delle elementari socialista che viene assegnato ad una scuola di Bañuelos de Bureba, piccolissimo paese in provincia di Burgos: nel suo piccolo cercherà di rivoluzionare il metodo educativo di allora dando più attenzione ai bisogni dei bambini. La storia di Antoni si intreccia anche con quella di Arianna, ragazza che nel 2010 si mette alla ricerca dei resti del proprio bisnonno.
Ci sono film che parlano di fascismo, in una delle sue tante declinazioni storiche e geopolitiche, e altri che se ne fanno carico in maniera circostanziata, ma guardando all’orizzonte passato e soprattutto presente/futuro. Lo spagnolo Il maestro che promise il mare di Patricia Font rientra in questa seconda, intelligente categoria, poiché sceglie di profilare il franchismo ad ampio spettro su scala globale. Nell’affrontare un caso reale, legato alla vicenda del maestro di Terragona, Antoni Benaiges, attivo dal 1935 nella scuola di Bañuelos de Bureba, piccolo borgo della provincia di Burgos, Il maestro che promise il mare coniuga la tradizione del racconto di formazione, dove l’insegnante si conquista uno spazio pedagogico sano e aperto all’interno della sua classe, con la rievocazione storica dell’avvento della dittatura che naturalmente agisce, con il supporto clericale neppure occulto, sulle fondamenta della società, le nuove generazioni e la conoscenza diffusa sullo strategico fronte scolastico.[...]
Anton Giulio Mancino, Cineforum

Il film, di fatto un biopic di Antoni «Antonio» Benaiges, mette in luce una storia simile a quella di tanti altri insegnanti capaci di aprire le menti, consentire libertà di espressione e creatività ai bambini e lasciare tracce e segni importanti del loro insegnamento. Antoni riesce in poco tempo a conquistare la stima e l’affetto dei suoi alunni e, seppure con più fatica, anche quella dei genitori. Purtroppo le sue idee liberali e i suoi metodi lo condannano a morte: nel luglio del 1936 viene sequestrato, torturato e giustiziato, presumibilmente sepolto nella fossa comune di La Pedraia. Ma è essenziale che non vengano sepolte le sue idee e le sue lezioni per evitare che certi orrori possano ritornare. In un momento storico che vede il mondo sconvolto da guerre e da regimi autoritari che si riaffacciano in modo preoccupante, questo film vuole ricordarci la lezione del maestro e portare con forza e potenza espressiva un messaggio importante contro repressione, censura, violenza.”
Patrizia Canova, Il ragazzo selvaggio
 
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