copertina di Il Canale Emiliano Romagnolo nello sguardo di Enrico Pasquali
dal 6 mag al 11 giu 2023
@ Ex Officine, Medicina

Il Canale Emiliano Romagnolo nello sguardo di Enrico Pasquali

dal 6 maggio all’11 giugno

La mostra “Il Canale Emiliano Romagnolo nello sguardo di Enrico Pasquali” documenta lo sguardo del talentuoso fotografo sul grandioso cantiere del Canale Emiliano Romagnolo.
Pasquali fotografa dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta le maestranze, i progettisti e i tecnici, i materiali e le opere ingegneristiche. Degli oltre mille scatti effettuati dal fotografo sono stati scelti questi, dei quali molti inediti, che documentano la realizzazione di una delle più importanti opere idrauliche italiane del XX secolo. Anche le video interviste ai dipendenti assunti negli anni Cinquanta, quando i lavori di costruzione e l’attività di sperimentazione hanno preso il via, sono documenti fondamentali per comprendere la storia del nostro territorio e di un’opera idraulica indispensabile per l’economia produttiva della Regione quale è il Canale Emiliano Romagnolo.
La mostra, promossa dal Comune di Medicina in collaborazione con il CER (Canale Emiliano Romagnolo), si inserisce in un programma di Celebrazione del Centenario della nascita di Enrico Pasquali, che si concluderà nell’autunno/inverno con un ulteriore evento espositivo nel Comune di Castel Guelfo.


Enrico Pasquali nasce nel 1923 a Castel Guelfo di Bologna: è figlio di mezzadri, terzo di cinque fratelli. Quando la famiglia viene sfrattata, si trasferisce a Medicina. A dodici anni inizia a lavorare come fattorino e aiuto tipografo. Al rientro dalla guerra si adatta ad ogni tipo di lavoro e nel 1947 inizia con la fotografia, sia come ambulante, sia sperimentando la professione in occasione di comunioni, cresime e matrimoni. Fotografa anche manifestazioni sindacali e bracciantili, di questo periodo le notissime immagini delle mondine e della vita delle classi più povere. Collabora con la stampa e in particolare i quotidiani “L’Unità” e “Avanti”, i settimanali "Vie Nuove", "Noi Donne" e "Lavoro" e il mensile "Regione Emilia-Romagna". In seguito riceve incarichi per la documentazione di cantieri, opere pubbliche e monumenti dalla Provincia di Bologna, dalla Camera del Lavoro e dalla Cooperativa Selciatori, Posatori e Scalpellini e dal Canale Emiliano Romagnolo. Il primo riconoscimento per la sua carriera arriva negli anni Ottanta, quando le sue immagini iniziano ad essere esposte in mostre in Italia e all’estero. Scompare il 13 settembre 2004 a Bologna.


Luogo
Ex Officine - via Licurgo Fava 591, Medicina

Orari di apertura
sabato 10 - 13
domenica 10 - 13 e 13.30 - 16.30

Ingresso gratuito