5 settembre 2021, 21:30
@ Arena Puccini

Europa

di Haider Rashid (75') (Italia/2021) | Arena Puccini

Europa
Regia: Haider Rashid
Interpreti: Adam Ali, Svetla Yancheva, Pietro Ciciriello
Origine e produzione: ITALIA / HAIDER RASHID, MATTEO CICHERO, GUARDUCCI FABRIZIO,  AFAC, MINISTERO DELLA CULTURA, TOSCANA FILM COMMISSION
Durata: 75’

ANTEPRIMA
Incontro con il regista Haider Rashid

In collaborazione con Human Rights Nights e Terra di Tutti Film Festival


Kamal (Adam Ali) è un giovane iracheno che intraprende un viaggio a piedi per provare a entrare in Europa. Per riuscire nella sua impresa, il ragazzo deve oltrepassare il confine tra Turchia e Bulgaria, ma mentre segue la "rotta balcanica", battuta da diversi migranti clandestini come lui, viene catturato. Le guardie che lo hanno preso appartengono alla polizia di frontiera bulgara, che ha tra le sue fila alcuni vigilanti noti come "cacciatori di migranti".


- Film della critica 2021 segnalato dal sindacato nazionale critici cinematografici italiani
- Presentato alla quinzaine des réalisateurs al Festival di Cannes 2021

“Europa, scritto e diretto dal figlio di un immigrato iracheno e una madre italiana, racconta l'esperienza della migrazione facendoci provare a livello polisensoriale che cosa voglia dire affrontare quel viaggio, non in astratto ma nella concretezza immediata del qui e ora: come succede ogni giorno ai migranti. Haider Rashid azzera qualunque distanza fra lo spettatore e il suo protagonista gettandoci dentro un'esperienza immersiva epidermica: sentiamo il caldo, la fame, la stanchezza, e soprattutto il terrore così come li avverte il ragazzo ridotto a nutrirsi di bacche e uova trovate per caso, con la suola delle scarpe tagliata a metà e le ferite inferte dalla natura e dagli uomini. I nemici compaiono all'improvviso davanti ai suoi e ai nostri occhi, e sono nemici senza identità, corpi armati senza nome. Anche i cadaveri che incontra lungo il suo percorso appaiono a sorpresa, costanti memento mori per un ragazzo che va avanti con la sola forza della disperazione. Forse l'incontro più straniante rimane quello con una donna che carica il ragazzo in macchina parlandogli in una lingua sconosciuta e reagisce a lui con un misto di empatia e di orrore. Cinematograficamente, l'esperienza di Europa ricorda quella di Garage Olimpo o de Il figlio di Saul: un percorso a ostacoli attraverso un inferno che percepiamo con tutti i cinque sensi. È quasi un film muto, se si eccettuano i suoni del respiro affannoso del protagonista e degli spari che ogni tanto squarciano il silenzio del bosco. Il protagonista, pur nella sua naiveté, risulta credibile e suscita istantanea empatia, sia per la sua giovane età sia per la condizione di totale straniamento in cui si trova, che Rashid ci spinge a condividere attraverso una regia costantemente aderente al momento e appiccicata al suo personaggio. Europa è una storia minima di elementare sopravvivenza, ed è la storia di molti: in epoca di sovranismi è necessario riprodurla nella sua essenzialità per ricordare che nessuno si sottoporrebbe a un simile calvario se non fosse costretto a lasciare il proprio Paese, e che non è possibile chiamarsi fuori da questa esperienza umana limitandosi a bloccarle la strada.”  

Paola Casella, “Mymovies.it”

“Un’apnea lunga poco più di un’ora: il lavoro di Rashid, nato e cresciuto a Firenze da padre iracheno e madre italiana, restituisce in pieno l’angoscia, la paura, il senso di smarrimento, quell’a tu per tu costante con la morte che ogni migrante vive sulla propria pelle. […] Europa – coproduzione italiana che arriverà nelle sale con I Wonder Pictures – è un survival movie che mette lo spettatore nelle stesse condizioni del suo protagonista: una mezza soggettiva asfissiante e cupa, vissuta nel buio di un mondo dove “restare umani” sembra non essere più contemplato.”

Valerio Sammarco, “Cinematografo.it”