
Essere umane. Le storie personali come leve di connessione
Presentazione dei libri di Anna Maria Riva e Maria Letizia Trento| Frida nel Parco
Anna Maria Riva presenta Il tempo che ho scelto (LIPRO. Storie di impresa), e Maria Letizia Trento Il piano umano. Viaggio nelle contraddizioni del Parlamento Europeo (Bordeaux, 2025). Dialoga con le autrici Raffaella Garruccio
Evento in collaborazione con Rete al femminile - Bologna.
Che cosa significa declinare la propria professione secondo un criterio umano? Ce lo raccontano Anna Maria Riva e Maria Letizia Trento, autrici di due libri differenti ma che partono dallo stesso assunto: essere professioniste affermate e riconosciute, mantendo la barra su una rotta di attenzione alle relazioni e alle condivisioni, non solo è possibile, ma anche vantaggioso, oltre che gratificante. Il tema è universale, e riguarda un modo di intendere la vita professionale che anteponga le relazioni alle competizioni, le esigenze personali alla performance a tutti i costi, superando il modello che abbiamo fin'ora introiettatato, che prevede il raggiungimento di traguardi non con ma a scapito di. Sarà interessante.
Anna Maria Riva è nata a Milano e vive a Bologna da molti anni. Lavora in editoria dal 1985, è consulente editoriale e ufficio stampa. Con il suo lavoro ha promosso e valorizzato i romanzi di scrittori e scrittrici tra i più interessanti del panorama editoriale italiano.
Crede nei libri e nella forza della narrazione, e per questo ha creato “LIPRO. Storie di impresa”, un progetto di marketing editoriale pensato per imprenditori, imprenditrici e aziende.
In questa autobiografia racconta la passione per i libri, il mondo dell’editoria, la voglia di costruire qualcosa di proprio. Ogni esperienza sembrava un tassello isolato, fino a quando ha compreso che tutto aveva un senso.
Il filo conduttore era la narrazione.
Maria Letizia Trento ci conduce con una scrittura lucida, ironica e profondamente umana nel cuore delle istituzioni europee, dove ha lavorato come assistente parlamentare. Ma questo non è un diario di lavoro: è un memoir politico, un racconto intimo e collettivo, una riflessione sul potere, sul compromesso, sulla dignità, sulla rappresentanza e sul coraggio di restare umani anche quando il sistema spinge a diventare qualcos’altro. Tra bancomat dimenticati, corridoi labirintici, emendamenti da caricare e battaglie al femminile da vivere sulla pelle, Il piano umano è un libro per chi crede che anche la politica sia una questione di corpo, relazione, senso e verità.