Germano Sartelli. L’incanto della materia

Fino al 13 luglio al Museo San Domenico di Imola sarà visitabile la grande mostra
retrospettiva “Germano Sartelli. L’incanto della materia” dedicata all’artista imolese in occasione del centenario della nascita.

Promossa da Imola Musei e curata dal critico Claudio Spadoni, l’esposizione riassume l’intero itinerario creativo dell’artista imolese, dai precocissimi collages della seconda metà degli anni Cinquanta alle grandi sculture in corten e alle carte lavorate della sua ultima stagione. Un percorso molto ricco, con circa settanta opere esposte, articolato in sezioni che si soffermano sui diversi materiali che hanno accompagnato l’artista durante la sua carriera.
Capace di offrire insospettati incanti di frammenti di natura, di suggestione quasi pascoliana, Sartelli ha focalizzato la sua attenzione su oggetti comuni, dismessi, residui d’ogni genere, ricomposti con impeccabile misura formale nelle sue originalissime sculture oltre che nelle sue impegnative installazioni scultoree in luoghi pubblici.

In mostra sarà possibile ripercorrere questo vasto repertorio di materiali “insoliti” frutto di una solitaria pratica quotidiana di oculati prelievi e rielaborazioni di cose usurate dal tempo e di brani di natura: collages di foglie, frammenti di carta, stracci e ragnatele, cicche di sigaretta, paglie, oggetti fissati nella trasparenza del cellophane, del plexiglass o della vetroresina, ciocchi di legno, “alfabeti” di vimini o fili di ferro, “paesaggi di terre o di polvere”, lamiere lavorate.

Oltre alla preziosa collaborazione della famiglia Sartelli, la mostra è realizzata grazie alla  sponsorizzazione di Con.Ami, del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e del supporto dell’Associazione Casa Sartelli e di Cefla.