1 settembre 2021, 21:30
@ Arena Puccini

Est – Dittatura Last Minute

di Antonio Pisu, Italia/2020, 105’ | Arena Puccini

Accadde domani
Est – Dittatura Last Minute
di Antonio Pisu, Italia/2020, 105’
con Ivano Marescotti, Lodo Guenzi, Jacopo Costantini


1989. A poche settimane dalla caduta del muro di Berlino, Pago, Rice e Bibi, tre ragazzi di venticinque anni, lasciano la tranquilla Cesena in cerca di avventura: dieci giorni di vacanza nell'Europa dell'est, verso quei luoghi in cui è ancora presente il regime sovietico.
 

“Tutto ha inizio a Cesena, tranquilla città romagnola, quando tre ventenni decidono di partire per un viaggio nell' Europa dell'Est "prima che tutto cambi". Corre infatti l'anno 1989 e la geografia politica di quei territori sta per subire uno scossone epocale dal crollo del muro di Berlino. Così l'assennato Riceputi, detto Rice, lo scanzonato Paganelli, detto Pago, e l'ingenuo Bibi, detto Bibi, si mettono in macchina e partono, dopo aver fatto rifornimento di biancheria intima femminile (come all' epoca si usava) per attrarre le ragazze d'Oltrecortina, o almeno fare fruttuosi "mercatini". Sembrano le premesse di un racconto picaresco, farcito di divagazioni erotico-sentimentali e di gag più o meno divertenti tipo commedia nostalgica "alla Gabriele Muccino". Invece la vicenda, che prende spunto dal libro di Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi Addio Ceausescu, assume gradualmente l'andamento di un racconto di formazione dai toni (anche) drammatici. Dove i tre svagati provinciali, a contatto con la realtà della dittatura, imparano ad assumersi delle responsabilità. Quella che doveva essere una vacanza diventerà il loro biglietto d'ingresso nel mondo adulto. (…) Est-Dittatura Last Minute è un piccolo road-movie di non trascurabili virtù, ispirato a fatti reali e raccontato sul filo della memoria, che si fece notare alle veneziane Giornate degli Autori nell'unico periodo della pandemia in cui il rito dell'"andare al cinema" sembrava riprendere vigore. Ora ci arriva a casa, sulle principali piattaforme, e vale la pena invitarlo nei nostri salotti: perché è sincero, recitato da un trio affiatato di (quasi) esordienti, ben fotografato e accurato nella ricostruzione d'epoca. I ruoli tecnici (art direction, costumi) sono opera di un'équipe "mista" italiana e romena, mentre la fotografia dell'esperto Adrian Silisteanu adatta stile d' inquadratura e toni cromatici alle riprese documentaristiche di repertorio che punteggiano il film. Curiosa anche la colonna musicale, mix di canzoni di Battiato con Al Bano&Romina. Però quel che convince davvero è l'efficacia con cui i protagonisti, praticamente senza esperienza dello schermo, disegnano la metamorfosi dei "coglioncelli" iniziali in giovani adulti. Ben diretti da Antonio Pisu, giureresti che Lodo Guenzi - dal volto già noto come frontman dello Stato Sociale - il debuttante Matteo Gatta e Jacopo Costantini siano amici da sempre.”

Roberto Nepoti, “La Repubblica”