copertina di Illusioni perdute
22 luglio 2024, 21:45
@ Piazza Maggiore, Bologna

Illusioni perdute

(Illusions perdues, Francia-Belgio/2021) di Xavier Giannoli (144')

Lucien è un poeta sconosciuto nella Francia del XIX secolo che lascia la sua provincia per tentare la fortuna a Parigi. Abbandonato a sé stesso in questa città, il giovane scopre ben presto i retroscena di un mondo dedicato alla legge del profitto. 

  • Premio César 2022 come miglior film
  • Premio César 2022 a Vincent Lacoste come migliore attore non protagonista; a Benjamin Voisin come migliore promessa maschile
  • Premio César 2022 a Xavier Giannoli e Jacques Fieschi per il miglior adattamento; a Christophe Beaucarne per la migliore fotografia; a Riton Dupire-Clément per la migliore scenografia; a PierreJean Larroque per i migliori costumi

“La Francia della Restaurazione come specchio deformante del presente. I traffici della nascente industria culturale come prova generale di qualcosa con cui non abbiamo mai smesso di fare i conti: il giornalismo, la pubblicità, la manipolazione delle notizie, la mercificazione dei corpi e delle idee. E i mille modi in cui tutto questo si intreccia e si confonde. Nella Parigi frenetica di Luigi XVIII tutto si compra e tutto si vende. Carriere, opinioni, sogni di gloria: ogni cosa ha un prezzo. È la stampa, bellezza! Anzi è il liberalismo.
Tutto è consumabile (e reversibile), salvo la morte. La morte e il suo contrario: la nascita. Per cui il giovane aspirante scrittore Lucien de Rubempré, nato più volgarmente Chardon, ha un bel fregiarsi del cognome nobiliare materno (lo stesso Balzac si era aggiunto un "de" dopo la morte del padre). L'aristocrazia parigina non aprirà mai le sue porte a quel borghesuccio di provincia se non per castigarlo. E il cuore dell'affollato film di Giannoli, regista eclettico, ambizioso e con trascorsi da giornalista, come il suo eroe, sta proprio in questa promessa senza fine, in questa energia inesauribile che porta l'elettrico Lucien (Benjamin Voisin scoperto in Estate 85 di Ozon) di casa in casa, di letto in letto, di redazione in redazione, in un vorticare di sfide - e disillusioni - scandite dalla voce narrante di Xavier Dolan, altro giovane scrittore e suo più maturo alter ego. […] Lo spettatore si gode il gioco di riflessi fra ieri e oggi contagiato dal divertimento di un cast multigenerazionale che non si perde un sottinteso, un ammicco, un bon mot.”

Fabio Ferzetti, L’Espresso


Introducono il protagonista Benjamin Voisin, il regista Xavier Giannoli e il produttore Olivier Delbosc