copertina di I soliti ignoti
12 agosto 2024, 21:30
@ Piazza Maggiore, Bologna

I soliti ignoti

(Italia/1958) di Mario Monicelli (111')

Agli inizi della mia carriera cinematografica, furono per me molto importanti due registi. Luciano Emmer con Domenica d’agosto, un film che ebbe un gran successo, anche all’estero. E poi Mario Monicelli, che allora lavorava in coppia con Steno. [...] Ho girato tanti film con Monicelli, per esempio I soliti ignoti. Nacque per sfruttare le scenografie delle Notti bianche, che avevo fatto con Visconti e che era costato molto. Poi, in realtà, non girammo mai nel teatro di posa. Nei Soliti ignoti scattò la stupefacente invenzione di Gassman attore comico – cosa che non mi sorprese perché io avevo lavorato con Gassman in teatro, conoscevo il suo umorismo, non era così serio e severo come tanta gente poteva immaginare. Fu un film di grande successo. Gli americani hanno tentato due volte di farne un remake, ma non ci sono riusciti. Non ci siamo riusciti neanche noi quando, con l’aiuto di Monicelli, abbiamo fatto I soliti ignoti vent’anni dopo. La verità è che i ‘seguiti’ non sono mai all’altezza.

Marcello Mastroianni

Ansioso di non farsi intrappolare in una immagine e in un solo registro, Mastroianni compare in due commedie di Monicelli. Entrati in contatto già nel 1950 con Vita da cani, i due artisti consolidano il legame nel 1957 con Padri e figli e Il medico e lo stregone. Nel 1958 I soliti ignoti avrà un successo enorme. Il film, opera apparentemente di puro intrattenimento, ma in realtà incisiva testimonianza sulla gente rimasta tagliata fuori dal boom economico – riunisce personaggi di primissimo piano: per la sceneggiatura i migliori specialisti della commedia, Age e Scarpelli, insieme a Suso Cecchi d’Amico, il direttore della fotografia di Antonioni e di Rosi, Gianni Di Venanzo, il costumista e scenografo di Fellini, Piero Gherardi, e un musicista famoso per le sue composizioni ispirate alla musica jazz, Piero Umiliani; per non parlare di un cast eccezionale, con Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni – due attori della troupe di Visconti che si ritrovano insieme, in due ruoli grotteschi –, Renato Salvatori, Claudia Cardinale, Carla Gravina e, vera icona della commedia popolare, Totò. Mastroianni riprende un personaggio ben rodato. Con un basco in testa e un braccio ingessato, interpreta il bravo ragazzo, un po’ ingenuo che si deve occupare del bimbo perché la moglie è in prigione per contrabbando di sigarette. Non è un personaggio buffo, ma le sue reazioni maldestre fanno ridere. È lui alla fine che si prende gioco dei suoi compagni di sfortuna, gli scassinatori di casseforti incapaci di portare a termine il tentativo di rapina, a cui non resta altra alternativa che andare a lavorare.

Jean A. Gili

Copia proveniente da CSC-Cineteca Nazionale

Introduce Roy Menarini