2 settembre 2019, 20:30
@ Serre dei Giardini Margherita

STYX + Quello che resta

ore 20,30
Proiezione del cortometraggio Quello che resta (25′) realizzato all’interno del laboratorio* di video partecipativo condotto da Arca di Noè Coop. Soc. con la collaborazione di Fiodor Fieni.


Cos’è la memoria? Dove si trova? Da vari luoghi del mondo, nella Città di Bologna, sette giovani videoamatori hanno scelto di raccontare e raccontarsi. L’immortalità di immagini senza vita, oggetti, sguardi, voci e luoghi ci invitano a prenderci cura dei ricordi. In questo cortometraggio riaffiorano reminiscenze in un viaggio straordinario, inedito e affascinante.


ore 21,00 Proiezione di Styx di Wolfgang Fischer (Germania, Austria, 2018,94′)

Una dottoressa decide di prendersi una pausa dal lavoro e di salpare in solitaria sulla sua barca a vela da Gibilterra ad un’isola incontaminata nell’Oceano Pacifico. Il suo viaggio sembra scorrere serenamente finché, dopo una brutta tempesta, si imbatte in un peschereccio arenato pieno di profughi africani in grave difficoltà. Alcuni di loro provano a raggiungerla, ma solo un giovane ragazzo ce la fa. Insieme cercano di chiamare i soccorsi che tardano ad arrivare, mentre la situazione si fa sempre più drammatica. La donna si troverà quindi ad un bivio: provare ad aiutare gli uomini e le donne bloccati sull’imbarcazione oppure farsi da parte ed aspettare aiuti adeguati.

L’incontro con la barca alla deriva dei profughi fa scattare un meccanismo narrativo in cui entrano in conflitto umanità, sopravvivenza, giustizia e solidarietà. E se in una situazione di soccorso organizzato queste tematiche emergono comunque inevitabilmente, lo fanno con più potenza se ad essere coinvolta è la coscienza di un solo individuo. La solitudine elimina qualsiasi elemento estraneo a questioni strettamente umane e pone la problematica del soccorso in mare in una prospettiva nuova, originale dal punto di vista cinematografico. Non c’è pietismo nel racconto, non ci sono sovrastrutture nella costruzione del personaggio della protagonista: è una donna che si pone delle domande legittime sulla possibilità di un solo individuo di intervenire in uno stato di crisi di altre persone e che non riesce a trovare risposte da altri se non da se stessa.

*Il laboratorio fa parte del progetto “Miraonda- laboratori di Media Literacy” per raccontare l’accoglienza a Bologna”. Progetto della Media Literacy Fondation realizzato da Arca di Noè, NetLit – Media Literacy Network e Radio Città del Capo, con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e ASP Città di Bologna in collaborazione con Radio Alta Frequenza e Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria Achille Ardigò e Don Paolo Serra Zanetti.