26 luglio 2019, 21:30
@ Spazio antistante il Museo per la Memoria di Ustica

Unreported inbound Palermo

Pocket opera per soprano, voci recitanti, ensemble ed elaborazione elettronica (2019)

musica di Alessandro Melchiorre
testo di Daniele Del Giudice
regia di Elisabetta Brusa
soprano Joo Cho
voci recitanti Cinzia Pietribiasi e Pierluigi Tedeschi
Icarus Ensemble
direttore Juan Trigos
regia del suono Giovanni Cospito

«Il primo contatto con Unreported inbound Palermo avvenne a casa di Daniele Del Giudice a Venezia anni fa; ricordo che avevamo appena finito di ascoltare il nostro radio-dramma Da un atlante occidentale (per RAI-Radio Tre) quando Daniele mi propose la lettura di un capitolo del suo prossimo libro, ancora in bozze, di lì a poco in uscita in libreria.
Si trattava del capitolo su Ustica di Staccando l’ombra da terra che, ricordo, mi emozionò molto. Dipanando poco alla volta le ragioni di quelle emozioni mi resi conto che non era soltanto una fortissima e condivisa passione civile (la denuncia di una strage rimasta inspiegata e impunita in questa Italia del dopoguerra) ma una compenetrazione profonda tra ragioni e emozioni, tra forma e contenuto, una capacità assolutamente moderna di scrivere di avvenimenti tragici, una tragedia vista non più soltanto dal punto di vista dell’uomo ma rinnovata, per così dire, dal punto di vista delle cose.
I-TIGI, sigla dell’aereo abbattuto su Ustica, diventa il nome di un popolo mitico che, poco a poco, pezzo dopo pezzo, riemerge dal mare… nelle parole di Del Giudice:
“...quell’evento è un’ossessione. È come una creatura mitica che riemerge dal mare e si ricompone. E più l’aereo torna completo, maggiore è l’angoscia e l’evidenza per quel che non c’è, per quelle persone che non esistono più e che non hanno ottenuto giustizia. Un modo per far sentire l’assenza fisica e per gridare che qualcuno conosce il segreto, ma tace.”
Il pezzo è diviso in quattro parti che si succedono senza soluzione di continuità; al coro, e alla voce recitante femminile, (che nei dialoghi con il flauto introduce i diversi momenti) è affidata la narrazione, alla voce recitante maschile le parole dei diversi controllori di volo e al soprano le parole del pilota.
I due testi (il dialogo e la narrazione) seguono temporalità diverse - con i termini dell’informatica diremmo tempo reale e tempo differito - e sono tra loro collegati dall’elaborazione elettronica che pone in relazione i due mondi mediante scambio e transizione di fonemi vocalici o attacchi consonantici significativi.
Viene deformata la percezione lineare degli avvenimenti, quasi a costituire un lato opaco della memoria, ciò che si potrebbe chiamare il “rumore” del ricordo».

(Alessandro Melchiorre)


Ingresso offerta libera


Alle h 20 visita guidata al Museo per la Memoria di Ustica a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (mercoledì dalle 10 alle 17 e giovedì dalle 13 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Per l’occasione apertura serale straordinaria del Museo per la Memoria di Ustica dalle 20 alle 24.
Ingresso museo: gratuito
Visita guidata: € 4,00