18 agosto 2019, 21:30
@ Arena Puccini

Il Corriere - The Mule

(The Mule, USA/2018) di Clint Eastwood (116')

Earl Stone, ottantenne senza un soldo, costretto ad affrontare la chiusura anticipata della sua impresa, accetta un lavoro apparentemente semplice: deve solo guidare. Peccato che a sua insaputa l'uomo diventi un corriere della droga per un cartello messicano.

"Pubblicata dal giornalista Sam Dolnick sul New York Times Magazine del giugno 2014, la storia vera ha ispirato una sceneggiatura affidata al Nick Schenk di Gran Torino che è poi finita sulla scrivania di Clint Eastwood. Il quale a un'età (88 anni) in cui (con l'eccezione di Manoel De Oliveira) un cineasta vive di ricordi, si è assunto il doppio compito di regista (37a) e attore (70a interpretazione). Proponendosi in un ruolo di gran vecchio che molto gli somiglia per le anarchiche scelte esistenziali, a scapito degli affetti famigliari; e nel piglio politicamente scorretto. Vedi la tranquillità con cui il suo personaggio si infila nel giro della droga; vedi battute del tipo: «Mi fa piacere aiutare voi negri» o (rivolto agli scagnozzi messicani) «sembrate tutti uguali». Frasi che in bocca a un altro suonerebbero razziste; e proferite da lui fanno sorridere noi fan, forse a torto convinti che «Dirty Harry» in realtà un suo codice etico lo ha. Molto personale sebbene ispirato alla realtà, The Mule non è Gli Spietati o Million Dollar Baby; semmai è una versione minore di quell'ironico autoritratto che è Gran Torino. Parliamo di una pellicola di dieci anni fa, e però - anche se il fisico li denuncia e la tenuta del film a tratti ne risente - The Mule conserva la lineare fluidità narrativa che Clint ha ereditato dal cinema classico americano; e ogni attore, a partire dell'agente DEA Bradley Cooper, si intona con naturalezza al suo quieto e sicuro registro di regia. Curata dal trombettista cubano Arturo Sandoval, la colonna sonora è un delizioso mix di jazz e pop."

Alessandra Levantesi Kezich, "La Stampa"