Gustavo Zagrebelsky dialoga con Eliana Di Caro

“Mai più senza maestri” scrivevano i giovani nel ’68 a Parigi, un motto antiautoritario ed egualitario per una società più libera. Ma una democrazia che spinge l’alto sul basso è condannata all’appiattimento e all’omologazione, è destinata al dominio di influencer, di tutors che rassicurino e consolino piuttosto che di guide dello spirito che risveglino le coscienze.
Ma i maestri non esisteranno più se non ci saranno discepoli: solo quando ricominceremo a porci domande di esigenze di ethos potranno ricomparire i Maestri.

In collaborazione con Società Editrice Il Mulino

Parcheggio gratuito ore 20:00-24:00 fino a esaurimento posti (entrata in via Parri da Via Stalingrado)

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria su www.cubounipol.it