14 luglio 2019, 21:45
@ Arena Puccini

Euforia

(Italia/2018) di Valeria Golino (115') | Accadde domani

Incontro con Riccardo Scamarcio

Matteo è un giovane imprenditore di successo, spregiudicato, affascinante e dinamico. Suo fratello Ettore vive ancora nella piccola cittadina di provincia dove entrambi sono nati e dove insegna alle scuole medie. È un uomo cauto, integro, che per non sbagliare si è sempre tenuto un passo indietro, nell'ombra. Sono due persone all'apparenza lontanissime. La vita però li obbliga a riavvicinarsi e una situazione difficile diventa per i due fratelli l'occasione per conoscersi e scoprirsi sorprendentemente uniti, in un vortice di fragilità e tenerezza, paura ed euforia.

"II titolo del film è evidentemente antifrastico: anche se in qualche scena si sorride, c'è ben poco di euforico nella vita dei personaggi. Semmai, per uno di loro, l'imprenditore Matteo, si tratta di un'euforia di facciata, di una volontà di agire e di controllare chi gli sta intorno, sul lavoro e nella vita privata. Il fratello Ettore, invece, insegna scienze a scuola, ha appena lasciato la moglie ed è in una crisi umana profonda. Un po' moralista un po' inetto, comunque sconfitto dalla vita, ha un cancro ma non sa di aver pochi mesi di vita. A gestire la situazione tenendosi informato, nascondendo la verità al fratello e seguendo le sue cure, sarà proprio Matteo. È l'occasione per un confronto tra i due diversissimi fratelli, per il loro ritrovarsi ma anche per il risorgere di conflitti sopiti. Da questo materiale la regia sembra scartare continuamente, soffermandosi sulle pause e sui momenti di sospensione, col risultato di trovare nelle pieghe, nei gesti, nelle atmosfere un riscatto ai luoghi comuni. La cosa più interessante è il confronto tra i due attori protagonisti Valerio Mastandrea e Riccardo Scamarcio. Del primo si conosceva già da tempo la straordinaria forza, la capacità di tenere in piedi un film quasi da solo. Ma è il secondo ad aver fatto, film dopo film, un percorso di crescita fino a raggiungere qui forse la sua migliore interpretazione. E anche in questo caso, indubbiamente, il merito va non solo alla sua riservata ma efficacissima sponda attoriale, ma anche alla regia di Valeria Golino."

Emiliano Morreale, "La Repubblica"