5 giugno 2018, 21:00
@ Villa Ranuzzi Cospi

Gruppo Vocale Lusit Orpheus

Il concerto intende ricreare l’ambiente festivo della corte tra Rinascimento e Barocco, con un particolare accento sui Gonzaga, signori di Mantova. Nella vita del palazzo ducale, punto di incontro di genti di varie nazioni, la musica trova momenti di alta espressione; vive l’amore, che viene vestito di gioco, di ironia (come nei balletti di Gastoldi o nella villanella di Donato), ma anche di malinconia, di struggimento, di emozione profonda (come nei brani inglesi di Dowland o dei fiamminghi come Verdelot). In questo contesto gli strumenti contribuiscono a creare il clima dell’intrattenimento musicale dei nobili, con danze e melodie di tradizione italiana (con brani come quelli di Cara, uno degli artisti chiamati dalla raffinata Isabella d’Este) ed europea.

Un brano significativo per la cultura continentale e oltre è cosiddetto Ballo di Mantova, la cui melodia, dalla Comunità Ebraica cittadina, ha percorso luoghi e secoli, fino ad essere citata da Smetana nel sec. XIX e ancor oggi nell’inno nazionale di Israele.

Il gruppo vocale Lusit Orpheus è costituito da cantori provenienti da varie e diverse esperienze musicali, che dal 1997 cantano insieme cercando il piacere di fare musica, il divertimento, come suggerisce il nome stesso. Il coro si concentra prevalentemente sulla polifonia sacra e profana tra i secc. XVI e XVII, con una particolare attenzione per i compositori attivi alla corte dei Gonzaga, senza trascurare il repertorio europeo. Nell’ambito di questa ricerca, e per valorizzare gli ambienti storici di Mantova, ha inciso due CD: uno nella basilica palatina di S.Barbara e l’altro nella Sala dei Capitani di Palazzo Ducale. Nelle manifestazioni relative al gemellaggio tra Mantova e Weingarten il gruppo si è esibito più volte, sia in Italia che in Germania.

Il coro ha collaborato a manifestazioni culturali del Comune e della Diocesi di Mantova, ha tenuto concerti in diversi luoghi, tra cui la basilica di S. Barbara, il Palazzo Ducale e il Teatro Bibiena a Mantova, l’antico castello di Cento (Ferrara) e la Sala Bossi del Conservatorio di Bologna, la Galleria dell’Accademia a Firenze, il Museo Diocesano di Milano.